Profilo Italia. L’altro volto degli italiani (2013-2014)
Sondaggi - martedì 14 Aprile, 2015
Siamo quotidianamente inondati di notizie. Giornali, notiziari televisivi, talk show, social network veicolano informazioni in tempo reale e tutti contribuiscono a costruire le nostre rappresentazioni, il nostro immaginario collettivo. Cui ci affidiamo per interpretare e leggere i fenomeni sociali ed economici. Tuttavia, la molteplicità delle fonti è tale che, a ben vedere, la mole di informazioni prodotte non corrisponde alla nostra capacità di analisi. È sovrabbondante, eccessiva e spesso ridondante. In più, la velocità con la quale le notizie si sviluppano è tale che fatichiamo a sedimentarle, a seguirle e incamerarle. Il risultato finale è che non di rado siamo disorientati di fronte ai diversi fenomeni. Quando, addirittura, le rappresentazioni che ci costruiamo non corrispondono all’oggettività dei fatti. E fatichiamo a dismetterle nonostante la realtà le contraddica. In particolare negli anni recenti, in conseguenza alla grande massa di informazioni, è diffusa la tendenza dei mezzi di comunicazione – ma non solo – a evidenziare soprattutto gli aspetti che, più di altri, colpiscono l’attenzione: e: dai fatti sanguinosi e criminali, al gossip; dalla corruzione e malaffare, a curiosità di cronaca…