Monitor sul lavoro (L’Economia – Corriere della Sera)


Dicono di noi - lunedì 18 Dicembre, 2017

Osservatorio PREVIDENZA e ASSICURAZIONI
II welfare piace solo se condiviso
Per avere successo servono accordi decisi con la partecipazione dei lavoratori. E informazioni sui bonus fiscali

La quarta rilevazione del Mol – Monitor sul Lavoro realizzato da Community Media Research per Federmeccanica cambia invece punto di vista e focalizza il percepito dei beneficiari degli interventi di welfare. Lo fa considerando un campione rappresentativo di tutti i dipendenti e dei diversi settori ad esclusione dell’agricoltura aggiungendo un focus sull’industria metalmeccanica. Ed ecco subito un dato che fa riflettere: i lavoratori sembrano ben informati su ciò che fa l’azienda in termini di welfare, ma sono poco convinti della sua significatività sebbene vi sia correlazione fra benessere e produttività. Se infatti si chiede loro se preferirebbero ricevere un eventuale aumento in busta paga o sotto forma di benefit hanno pochi dubbi: 1’8196 di loro (senza particolari differenze fra i settori) lo vorrebbe in stipendio e solo i11996 desidererebbe investirlo in servizi o prodotti. Motivazioni Due le ragioni. Meno della metà dei lavoratori è al corrente dei vantaggi fiscali e molti lamentano la standardizzazione dell’offerta. I175% preferirebbe soldi e non il corrispettivo, ancorché più tassato.Secondo i dati, le iniziative sono decise direttamente dall’azienda nel 57,7% (i14996 nel metalmeccanico), con i lavoratori nel 1796 dei casi (25,2% nel metalmeccanico) e con il sindacato in un quarto dei casi «Bisogna intervenire sull’informazione e sulla formazione su questi temi altrimenti si rischia di depotenziare lo strumento del welfare — commenta Daniele Marini, docente dell’università di Padova e direttore scientifico di Community Media Research —.

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