Monitor sul lavoro (Corriere della Sera)


Dicono di noi - giovedì 26 Novembre, 2015

Il sondaggio Federmeccanica

Le nuove tute blu, meritocratiche e filo-aziendali

In attesa di andare in paradiso, la classe operaia va in pensione. Nel senso che perde quota come gruppo omogeneo, come organizzazione capace di lasciare il segno nel dibattito politico. E cede il passo al singolo lavoratore, alla persona convinta che il futuro sia nelle sue mani.

Almeno secondo un sondaggio realizzato da Daniele Marini, professore dell’Università di Padova, per Federmeccanica, l’associazione delle imprese del settore. Sono tre i punti chiave dello studio, basato su un campione rappresentativo di 1.123 lavoratori. Chiede il sondaggio come si migliorano le proprie condizioni in azienda. Risponde «facendo bene il proprio lavoro», il 92,4% degli intervistati. In forte crescita rispetto al 6096 fotografato in uno studio analogo di fine anni 90. Approccio soggettivo più che coscienza di classe, dunque, come conferma la seconda risposta possibile alla stessa domanda. Il miglioramento passa per le «iniziative collettive di rivendicazione» solo per il 2,4% dei lavoratori. Quasi nessuno.

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