Monitor industria agroalimentare (Il Giornale di Vicenza)


Dicono di noi - martedì 11 Aprile, 2017

Il Vinitaly a Verona. Presentata l’indagine sul settore curata da Crédit Agricole e Cmr: solo poco più della meta delle imprese interpellate ha rapporti con l’estero

Agroalimentare, paura per i dazi di Trump
È calato di un quarto il numero di aziende di settore che ha fiducia nel 2017 per fatturati e occupazione «Ma gli Usa influenzerebbero solo il 5% dell’export»

Francesca Lorandi – VERONA Cala l’ottimismo delle aziende venete dell’agroalimentare: colpa della Brexit e, soprattutto, del rischio che i dazi minacciati dal presidente Usa Donald Trump diventino realtà. Lo scorso anno il 46% delle imprese del settore si erano dette fiduciose per i fatturati e i livelli occupazionali di fine 2016: oggi quella percentuale si è ridotta a un 34,9%, con la convinzione che nell’elenco dei mercati più promettenti ci sia al primo posto l’Italia (per il 73% delle aziende) e i Paesi dell’area Euro (per 1’11,9%). L’America del Nord la scelgono l’8% degli imprenditori, e l’era Trump sicuramente incide. «Eppure il presidente americano tende a cambiare posizione anche di 180 gradi da un giorno all’altro», è l’auspicio di Riccardo Illy, presidente dell’omonimo gruppo triestino specializzato nella produzione di caffè.

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