Le caratteristiche della classe dirigente del futuro
Sondaggi - mercoledì 10 Aprile, 2013
A fronte di una valutazione negativa della classe dirigente istituzionale del nostro Paese, è possibile – per converso – individuare quali sono i caratteri di quella di cui gli italiani avvertono la necessità. Ed è qui che s’intravede come il giudizio negativo precedente non costituisca meramente un segno di anti-politica, quanto invece l’espressione del bisogno di una buona politica. Chiedendo quali debbano essere le caratteristiche della futura classe dirigente dell’Italia, le opinioni si concentrano in modo equivalente su due dimensioni. Da un lato, la leadership deve possedere una visione strategica ed essere in grado di anticipare e affrontare i problemi (35,3%). Sono, in particolare, gli uomini e i più anziani, gli imprenditori e quanti si collocano al centro e a centro-destra a sostenere tale opzione. Dall’altro lato, si auspica che sia dotato di moralità, legalità ed etica (33,6%), scelta sottolineata soprattutto dalla componente femminile, dalle classi di età centrali, da quanti risiedono nel Nord e si collocano politicamente a centro-sinistra e, all’opposto, fra chi non si colloca politicamente. In terzo luogo, viene la dimensione della competenza professionale (16,6%), desiderata soprattutto dai più giovani, da chi risiede nel Mezzogiorno e da quanti hanno un orientamento politico di centro-destra. Visione strategica verso il futuro, moralità ed etica costituiscono i due elementi chiave del profilo della leadership, meglio ancora se unita a una buona competenza tecnica. Ovvero, quello che è mancato all’Italia, almeno negli anni recenti.