Indagine LaST (L’Arena)


Dicono di noi - martedì 7 Marzo, 2017

INDAGINE Studio del Cmr (diretto da Marini) sulle idee per rimediare a povertà e disuguaglianze

Tre ricette «made in Veneto» per aiutare l’uscita dalla crisi

Un terzo crede nella competizione, un terzo nell’intervento pubblico. I rimanenti vorrebbero un mercato calmierato che riduca la povertà

Se l’Italia politicamente ha vissuto in questi ultimi anni l’era del tripolarismo e ora di una frammentazione politica che via via si amplia, un perché non banale c’è. Le idee su come togliersi di dosso la crisi, infatti, spezzano in almeno tre parti gli stessi veneti, divisi tra liberisti, statalisti e riformisti (vedi grafico più a lato). Lo rende evidente l’indagine del laboratorio di Community Media Research, con direttore scientifico il sociologo Daniele Marini, realizzata in collaborazione con Intesa Sanpaolo-Cassa Risparmio del Veneto. GLOBALI E NAZIONALI «Gli scenari», spiega Marini, «mutano con elevata rapidità. Nel giro di pochi anni siamo passati dal diffondersi della globalizzazione e dell’apertura dei mercati internazionali, al riemergere con forza di spinte centripete, alla tendenza ai protezionismi e al riaffermare le sovranità nazionali. È la conseguenza a un processo avvenuto in modo accelerato e disomogeneo, non adeguatamente regolato. I movimenti di opinione populisti e sovranisti, tesi a un ritorno alle vecchie regole, hanno buon gioco e trovano in una parte consistente della popolazione accoglienza elevata. Il cambiamento non è mai neutro.

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