Indagine LaST (Il Giornale di Vicenza)


Dicono di noi - domenica 5 Marzo, 2017

L’INDAGINE. Il laboratorio Cmr del sociologo Marini verifica le idee a Nord Est sulle ricette per superare la crisi e per combattere la crescita di povertà e disuguaglianze

Il Veneto si è diviso tra liberisti e statalisti

Un terzo crede nella libera competizione come via dopo la crisi, un altro terzo nell’intervento pubblico. Tra i restanti si punta su un mercato “calmierato”

Se l’Italia politicamente ha vissuto in questi ultimi anni l’era del tripolarismo, e ora di una nuova frammentazione politica che via via si amplia, un perché non banale c’è. Le idee sul come togliersi di dosso la crisi, infatti, spezzano in almeno tre parti nette gli stessi veneti, divisi tra liberisti, statalisti e riformisti (vedi grafico più in basso). Lo rende evidente la nuova indagine diffusa dal laboratorio di Community Media Research, con direttore scientifico il sociologo Daniele Marini, realizzata in collaborazione con Intesa Sanpaolo-Cassa Risparmio del Veneto. «Gli scenari – spiega Marini – mutano con elevata rapidità. Nel giro di pochi anni siamo passati dal diffondersi della globalizzazione e dell’apertura dei mercati internazionali, al riemergere con forza di spinte centripete, alla tendenza ai protezionismi e al riaffermare le sovranità nazionali. È la conseguenza a un processo avvenuto in modo accelerato e disomogeneo, non adeguatamente regolato.

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