Astensionismo (Glistatigenerali.it)


Dicono di noi - venerdì 15 Maggio, 2015

La passione verso la politica sta progressivamente appassendo e uno spettro aleggia sulle prossime elezioni regionali del 31 maggio: l’astensionismo. Non è un fenomeno nuovo, negli altri paesi europei è un dato consolidato, ma da noi è in crescita e preoccupa per alcuni motivi. Innanzitutto, veniamo da una tradizione culturale che, in qualche misura, imponeva di partecipare alle elezioni. Quell’obbligo morale però, da diverso tempo, ha perso il suo peso normativo, è vissuto con maggiore pragmatismo. Solo il 38,4% della popolazione (Community Media Research, Indagine LaST) considera il non andare a votare alle elezioni un atto del tutto inammissibile. In secondo luogo, c’è una diversità del caso italiano: dopo Tangentopoli il sistema politico e istituzionale non ha ancora trovato un punto di consolidamento. Partiti che, da allora, hanno mutato più volte nome, dando vita ad alleanze diverse e nuovi ne sorgono continuamente: tutte condizioni che rendono la scena politica instabile e incerta. E alimentano un clima di disillusione o indifferenza (se va bene), di distacco e protesta (se va male) continua a leggere