Indagine Last (Giornale di Vicenza)


Dicono di noi - lunedì 5 Febbraio, 2018

L’INDAGINE Il laboratorio Cmr del sociologo Marini analizza la vicinanza dei nordestini alla sfida elettorale: sono soprattutto i”moderati di centro” a identificarsi meno

Il voto? Decisivi i giovani e le casalinghe

Sono loro, assieme a chi ha un basso titolo di studio, i più “negoziali”, che si sentono distaccati dai partiti ma scelgono di volta in volta in base alle proposte

«La parola chiave è incertezza: il clima nei partiti è da mercato delle promesse e gli elettori sono insicuri»
Arrivano le elezioni, e a Nordest diminuisce il distacco dalla politica. Ma non quello dai partiti. «Piuttosto, cresce una “vicinanza disincantata” e, soprattutto, un atteggiamento negoziale verso l’offerta politica», sottolinea il sociologo Daniele Marini, direttore di Community Media Research che ha curato la nuova ricerca in collaborazione con Intesa Sanpaolo – Cassa di risparmio del Veneto. E tutto ciò si traduce in una parola: incertezza. «Cè una politica delle incertezze e un’incertezza verso la politica», osserva Marini. La politica infatti affronta il voto con una tri-polarità che potrebbe fare fatica a consegnare poi un governo al Paese con la probabile necessità che «almeno che due poli si accordino fra loro», anche se tutti lo negano. Sui programmi poi «proprio per cercare di attrarre un elettorato disaffezionato s’è generato un vero e proprio “mercato delle promesse”, una sorta di bazar elettorale».

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